Questa mozione è certamente in continuità con le linee seguite dal Gruppo; quando si parla di crescita culturale si intende innanzitutto “formazione” e dunque continuare il lavoro con Assinform e dare più strumenti ai nostri Associati. Per la nostra crescita imprenditoriale facciamo affidamento al rapporto consolidato con i nostri consulenti, in particolare Michele Specchiulli e Giorgio Grasso, oltre a tutti coloro che possono dare una spinta in più nel portare avanti questa attività complessa e certamente fondamentale per tutti gli Associati.
A mio avviso la cosa più importante da fare come Gruppo, oltre i progetti di formazione e la informatizzazione delle agenzie, è lo sviluppo con la mandante. Zurich deve tornare ad essere una Compagnia che assume rischi e li assume in una certa maniera, nella tradizione che da sempre identifica il suo nome e la sua storia.
Noi ora soffriamo moltissimo questo aspetto, anche per mancanza di decisioni rapide, e pertanto è necessario presidiare questo tema.
Nella mozione si parla anche di rivedere lo statuto del Gruppo; non sarà molto facile modificarlo, ci vorrà coraggio. Alcune cose vanno sistemate alla luce della crisi pandemica, come l’istituzionalizzazione delle riunioni remote e l’attribuzione del giusto peso a Comitato Esecutivo e Rappresentanti Territoriali, avendo delle deleghe che provengono dall’Assemblea i primi, dal territorio i secondi. Gli estensori della mozione hanno messo al centro questo aspetto e lo hanno fatto giustamente, senza mettere troppi paletti ma aprendo a questo come base necessaria per il sereno proseguimento delle nostre attività.
I risultati del voto sono ottimi e premiano la “continuità” nonostante una grande novità: mi riferisco ovviamente all’elezione di Paola Brugo Magistri, la prima presenza femminile nel Comitato Esecutivo, a cui faccio i miei più sinceri auguri.